Gli italiani amano grigliare? Assolutamente sì, e sempre di più all’americana, vale a dire con il BBQ. Secondo delle indagini Gfk e Greenretail, dopo il 2020 questo mercato ha avuto una vera e propria impennata: le vendite durante la pandemia sono salite del +13% arrivando a toccare punte del +80% in alcuni mesi.
Che si sia acquistato un BBQ costosissimo o che si sia optato per una soluzione più economica, la variabile fondamentale per essere certi di ottenere una carne grigliata a regola d’arte è sempre la stessa: la qualità della materia prima, che deve essere eccellente.
La “moda” del BBQ ha acceso l’interesse dei consumatori anche verso la carne di suino, rendendo alcuni tagli dei veri e propri must. Le costine per preparare le gustose ribs laccate o la coppa da cui si crea il morbido pulled pork sono richiestissimi dagli appassionati di BBQ, un pubblico che è composto in gran parte da veri e propri meat lovers, che si informano sulla qualità di quello che comprano e che esigono il meglio per le proprie preparazioni. D’altra parte, questo tipo di cucina richiede spesso cotture lunghe a bassa temperatura, e nessuno vorrebbe passare delle ore a cucinare una carne scadente per avere un risultato deludente!
Suino e BBQ: le qualità da ricercare
Per dare il suo meglio nelle cotture lunghe, la carne di suino deve essere uniformemente marezzata. Questo assicura che il grasso si sciolga in modo omogeneo, andando ad insaporire ogni boccone.
Oltre a questo, è fondamentale che la qualità del grasso di suino sia eccellente. Una carne di bassa qualità, derivata da allevamenti intensivi, mediamente presenta un grasso duro, che non si scioglie in cottura e che ha un sapore sgradevole. Questo è dovuto all’alimentazione riservata al suino: se viene nutrito con scarti industriali che non contengono i principi nutritivi più adatti a lui ma che servono solo a farlo ingrassare, questo avrà un riflesso diretto sulla consistenza e sul sapore delle sue carni.
Stessa cosa dicasi per la distribuzione del grasso. Se l’animale è impossibilitato a muoversi e ad esercitarsi, questo avrà effetto sulla marezzatura.
In generale quindi il suino migliore da mettere sul barbecue deve essere stato allevato con un’attenzione spiccata per il suo benessere, che metta in primo piano la sua necessità di muoversi liberamente e l’esigenza di un’alimentazione adeguata alla sua specie.
Frollare si può!
Oltre alle costine e alla coppa di cui abbiamo parlato in precedenza, anche le costate di suino sono un taglio che ben si presta alla cottura al BBQ. Un segreto per assicurarsi un sapore intenso e una tenerezza superiore è quello di scegliere delle costate di qualità e frollate. Questo processo, infatti, è conosciuto per il manzo ma meno noto per il suino, eppure è possibile frollare anche la carne di maiale! Circa 96 ore di frollatura possono portare questo prodotto a un punto di maturazione ottimo, aumentando i suoi succhi e la sua tenerezza.
È addirittura possibile frollare a secco alcuni tagli per diverse settimane: il dry aging è indicato per le braciole di qualità superiore con osso, che dopo questo “trattamento” risulteranno ancora più gustose e compatte.
Il maiale perfetto per il BBQ
Ricapitolando, un maiale che assicuri una qualità uniforme delle proprie carni, un grasso buono da mangiare e una filiera controllata e rispettosa del suo benessere è l’ideale per un BBQ eccellente.
Esiste un maiale così? Oggi, finalmente, sì: è Tigrinto, un innovativo progetto che si basa sulla sostenibilità della filiera e sulla ricerca scientifica.
Tigrinto è infatti allevato al pascolo, libero quindi di muoversi ma in un ambiente controllato per la sua massima sicurezza, e nutrito con una dieta elaborata specificamente per lui in collaborazione con le Università di Pisa e Bologna. Si tratta di un’alimentazione ricca di Omega 3 vegetali, i “grassi buoni” che contribuiscono al benessere dell’animale.
I tagli di Tigrinto hanno una qualità uniforme, e sono perfetti anche per la frollatura. La Bistonia, la costata con osso di Tigrinto, è infatti eccellente per il dry aging.
Vuoi attirare nella tua macelleria i cultori del BBQ, che sono in aumento in Italia e sempre alla ricerca delle carni migliori per le loro ricette?
Stupiscili con un suino diverso da tutto quello che hanno provato finora: offri loro Tigrinto. Oggi puoi scoprire la sua qualità unica con i voucher prova che noi di Ferri Group abbiamo pensato per farti vendere meglio e di più.