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Come (e perché) raccontare ai tuoi clienti la provenienza della carne che vendi

Sai qual è il modo migliore per far sì che i clienti vogliano i prodotti che vendi? Far sapere al pubblico queste due cose:

1) che nella tua macelleria si possono trovare dei prodotti con caratteristiche qualitative superiori o addirittura uniche

2) quali sono queste caratteristiche.

Ti sembra una banalità? Non lo è. Purtroppo spesso i macellai danno per scontato che il pubblico a cui si rivolgono sappia già che la qualità della carne che si trova in macelleria è superiore rispetto a quella del supermercato. Ma in realtà non è così, in primo luogo perché non tutte le macellerie garantiscono lo stesso standard qualitativo e in secondo luogo perché è fondamentale informare i propri clienti per farli acquistare i propri prodotti.

Hai in banco tanti bei tagli di carne ma non stai spiegando al pubblico che cosa sono, da dove vengono e perché dovrebbe acquistarli? Allora stai sicuramente perdendo un sacco di opportunità di vendita.

L’importanza dell’informazione nel settore alimentare

Le persone oggi esigono di essere sempre più informate su ogni aspetto della propria quotidianità e sicuramente danno particolare attenzione alla conoscenza approfondita di quello che mangiano.

Dare informazioni sulla provenienza dei propri prodotti significa lavorare in trasparenza e rafforzare la fiducia dei propri clienti. Ma non solo: ci sono dei prodotti che pagano il prezzo di pregiudizi diffusi da anni sulla loro qualità, e che grazie a una diffusione più puntuale delle informazioni possono essere riabilitati agli occhi del pubblico.

È il caso della carne di maiale, che viene spesso associata all’idea di allevamento intensivo e di valore nutrizionale scadente. Ma non è sempre così: oggi esistono prodotti come Tigrinto, il maiale allevato al pascolo e nutrito con una dieta ricca di Omega 3 elaborata appositamente per il suo benessere, che si differenziano da tutti gli altri. Se nella tua macelleria proponi delle eccellenze di questo tipo è fondamentale spiegare al pubblico tutto il loro valore, oppure non verranno riconosciute e apprezzate. Senza contare che diffondere questo tipo di informazioni può attirare nuovi clienti nel tuo negozio, in particolare persone attente alla qualità e disposte anche a spendere di più per essere certe di mangiare il meglio.

Come informare i tuoi clienti sulla qualità dei tuoi prodotti

Ci sono tanti modi per far arrivare al tuo pubblico le informazioni giuste su quello che vendi nella tua macelleria.

Ecco qualche consiglio:

  • Fai attenzione alla disposizione dei prodotti in banco: metti in primo piano quelli che vuoi che vengano notati, in modo da stimolare la clientela a farti domande che ti permetteranno di dimostrare la tua professionalità, grazie alla quale hai fatto delle scelte precise di assortimento.
  • Utilizza dei materiali informativi da banco: cavalierini e volantini sono un modo per attirare l’attenzione del cliente e anche per occupare il suo tempo mentre è in attesa di essere servito. Se vengono realizzati con cura, mettendo in evidenza le caratteristiche che differenziano i tuoi prodotti dalla concorrenza, ti permetteranno di incrementare le tue vendite.
  • Allestisci il tuo negozio con attrezzature scenografiche: hai lo spazio e la possibilità di dotarti di una vetrina refrigerata per la frollatura? Esponi qui i tagli migliori per il dry aging, magari inserendo qualche prodotto che sorprenda i tuoi clienti come la Bistonia, il taglio di suino Tigrinto perfetto da gustare frollato.
  • Dai delle idee di degustazione: le persone spesso sono annoiate dalla routine della cucina, quindi dare dei consigli di cottura, ricette e ispirazioni ai tuoi clienti ti permette di stimolare l’acquisto di particolari prodotti.
  • Attenzione alla coerenza! Ricorda che per rafforzare i messaggi che vuoi che arrivino ai tuoi clienti è essenziale non dare informazioni contrastanti o poco chiare: se i tuoi materiali di comunicazione sono coordinati tra loro, sia nella grafica che nel modo in cui esprimi i contenuti, ti aiuteranno ad essere più riconoscibile e ad evidenziare per i lettori i concetti che ritieni più importanti.

In pratica, non basta avere il meglio in banco se poi non lo valorizzi con le giuste azioni di comunicazione! Per questo noi di Ferri Group abbiamo elaborato una serie di materiali di marketing pensati per farti vendere di più. Conosciamo bene le difficoltà delle macellerie nell’avviare delle attività di comunicazione (mancanza di tempo e di personale in primis), per questo abbiamo scelto di creare dei contenuti rivolti ai macellai per dare loro tante indicazioni utili per promuovere il consumo consapevole tra i loro clienti. A questi contenuti si affiancano dei materiali promozionali da esporre in macelleria per spingere le vendite.

Tutti questi materiali e contenuti sono inclusi nei voucher Tigrinto, che abbiamo pensato per farti provare la qualità di questo suino unico:

  • Allevato al pascolo, una scelta attenta al benessere animale e all’impatto ambientale dell’allevamento
  • Nutrito con una dieta unica, elaborata in collaborazione con esperti delle Università di Pisa e di Bologna
  • Dalla qualità elevata e costante, dovuta al modo in cui viene allevato, gestito e nutrito.

Tigrinto è il suino che i tuoi clienti non troveranno in supermercato e che li spingerà ad acquistare da te.

Prova subito la sua qualità con tutti i vantaggi dei voucher!

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Oggi ti parlo della moda, se così possiamo chiamarla, più importante del momento per chi lavora in macelleria.

Sto parlando del trend del BBQ.

Chi si appassiona al BBQ non va in supermercato a prendere le prime costine che trova a basso prezzo, perché vuole essere certo di acquistare una carne che si esalti con la cottura e che sia quindi eccellente.

Quali caratteristiche deve avere questa carne? Deve avere un’alta qualità del grasso.

Ti svelo un segreto: il gusto eccezionale di Tigrinto è dovuto anche all’elevatissima qualità del suo grasso, che lo rende perfetto sia per una braciola cotta ai ferri che per le cotture lente al BBQ.

Prova subito Tigrinto per conquistare i tuoi clienti! Ti offriamo dei voucher prova pensati per le macellerie che vogliono promuovere un consumo di carne più virtuoso ed etico, in linea con quanto richiesto dal consumatore di oggi.

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Oggi ti voglio parlare del cliente tipo della tua macelleria, vale a dire il consumatore di carne italiano.

Conoscerlo meglio ti permetterà infatti di sapere cosa offrire nella tua macelleria per attirare più clienti.

Gli italiani sono propensi a spendere di più per la carne a patto di essere sicuri di acquistare un prodotto di alta qualità. E non solo quando mangiano al ristorante, ma anche quando cucinano a casa!

Ecco quindi quello che devi offrire ai tuoi clienti per spingerli all’acquisto:

  • una carne che provenga da una filiera corta ed etica, che faccia cioè attenzione al benessere animale e alla sostenibilità;
  • una carne certificata, che faccia sentire sicuro chi la mangia;
  • una carne dal gusto eccellente, perché chi decide di spendere per acquistarla vuole una gratificazione, cioè vuole godersi al massimo quello che mangia.

Solitamente queste caratteristiche che ti ho appena elencato vengono associate alla carne di manzo, ma oggi non è solo così: questi sono vantaggi che può offrire anche la carne di maiale firmata Tigrinto.

Infatti Tigrinto nasce da un progetto che combina benessere animale, sostenibilità ambientale e alimentazione equilibrata.

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L’attenzione verso la qualità di vita degli animali da allevamento non è solo una prerogativa di animalisti e vegetariani. Sempre più persone, infatti, sono consapevoli della necessità di garantire il massimo rispetto agli animali allevati per il consumo umano, sia per motivi etici che per la sicurezza di tutti: l’EFSA, Autorità europea per la sicurezza alimentare istituita dall’UE, afferma sul suo sito web che “La sicurezza della filiera è direttamente connessa al benessere degli animali… dati gli stretti legami (tra)… salute degli animali e malattie di origine alimentare”.

Le voci che si levano in difesa del benessere animale sono molteplici e di diverso tipo, annoverando ad esempio l’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE), l’UE e anche, in Italia, Slow Food. La Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus ha infatti pubblicato un documento di posizione che si intitola Oltre il benessere: gli animali d’allevamento meritano rispetto, nel quale evidenzia le criticità dell’allevamento intensivo e presenta i vantaggi di un modello molto più attento alla qualità di vita dell’animale e all’impatto sull’uomo e sull’ambiente.

Questo modello di allevamento virtuoso è il pascolo.

La situazione del pianeta

Nel documento di Slow Food è presente una panoramica che chiarisce molto bene l’impatto dell’allevamento sulla Terra: in questo momento, il 60% dei mammiferi presenti sul nostro pianeta è composto dagli animali d’allevamento. Nel 2050 si stima che la popolazione mondiale avrà raggiunto i 9,6 milioni di persone, e che la domanda di carne salirà del 58%. Per i suini, si passerà dalle 100 tonnellate del 2005 a 143 tonnellate. Ecco spiegato, secondo il documento Slow Food, perché i Paesi si rivolgono sempre di più all’allevamento intensivo.

Qual è l’impatto dell’allevamento intensivo sul territorio e sulla salute?

Il rapporto FAO’s Work On Climate Change del 2018 dice che il sistema zootecnico produce a livello globale il 14,5% dei gas serra. Di questa percentuale, il 9% è legato all’allevamento suino. E c’è un tema che va tenuto particolarmente in considerazione: il 60% delle malattie infettive che emergono è composto da patologie trasmesse dall’animale all’uomo. Ci sono virus che si sviluppano nella fauna selvatica, e di mutazione in mutazione raggiungono l’uomo. Gli allevamenti intensivi, che ospitano tantissimi animali con un profilo genetico molto poco variabile, sono luoghi in cui potenzialmente questi virus possono diffondersi in modo molto rapido (secondo uno studio apparso sulla rivista Nature, Global trends in emerging infectious diseases).

Esiste un legame tra sostenibilità e benessere animale

L’Assemblea sull’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEA) ha approvato una risoluzione che riconosce il legame tra ambiente, sviluppo sostenibile e benessere degli animali. Sai qual è l’elemento chiave di ogni tipo di allevamento? Il suolo, da cui nascono erbe e fieno e del quale è fondamentale preservare fertilità e biodiversità.

Questo elemento è difeso e gestito con attenzione in un preciso tipo di allevamento: il pascolo. Questa pratica, sempre secondo il documento Slow Food, supporta la biodiversità e protegge la salute delle falde acquifere. Ma c’è un ma: nel mondo il terreno riservato al pascolo si è ridotto nell’ultimo secolo di circa 8 milioni di km2, mentre le produzioni animali sono cresciute.

Il pascolo ha un ruolo importante anche nel contrasto della crisi climatica, perché ci sono studi (come quello di Hopkins e Del Prado del 2007) che indicano che è in grado di favorire lo stoccaggio del carbonio nel suolo anche più delle foreste, e che non lo liberano. Grazie a questo effetto, i pascoli potrebbero addirittura compensare le emissioni prodotte dagli animali!

Il maiale allevato al pascolo

L’animale che si trova in un ambiente ricco di biodiversità recupera una facoltà importante, quella di scegliere. E la esercita, nel caso dei suini, grufolando liberamente e comportandosi in base alla propria natura e alla stagione. Gli animali d’allevamento sono infatti sociali, e la vita di gruppo per loro è un’esigenza, che in un pascolo gestito con attenzione può svolgersi in maniera armonica e serena, gratificando i suini e promuovendo per loro uno stile di vita più attivo e appagante. È possibile anche intrattenere gli animali con spruzzi d’acqua che li rinfrescano d’estate e creare per loro dei ripari naturali per l’inverno. L’allevatore inoltre contribuisce ad evitare le situazioni di conflitto, garantendo per tutti i suini l’accesso a una quantità di cibo e acqua sufficiente, oltre che alle aree in cui riposare e distrarsi.

Esistono suini allevati in questo modo in Italia? Certo: Tigrinto è un progetto d’allevamento innovativo e orientato al massimo benessere animale. Oltre ad essere allevato al pascolo, ogni maiale Tigrinto viene nutrito con una dieta elaborata appositamente per garantirgli un corretto apporto di Omega 3 vegetali.

Per questo le carni Tigrinto hanno un sapore e una compattezza difficili da eguagliare, e provengono da una filiera gestita con la massima attenzione alla sostenibilità.

Prova subito Tigrinto per sentire anche tu la differenza: ti offriamo dei voucher prova pensati per le macellerie che vogliono promuovere un consumo di carne più virtuoso ed etico.  

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